“I pianisti devono esercitarsi otto ore al giorno! Che vita infernale!” diceva mia sorella maggiore. “Almeno fai il compositore, così devi solo scrivere, fai suonare gli altri, mica devi imparare le tue musiche”.
Avevo 9 anni e al fatto che il compositore e l’interprete fossero persone diverse non avevo proprio pensato. In realtà la musica volevo inventarla io, ma dal momento che per farlo dovevo imparare a suonare, cominciai a prendere lezioni di pianoforte, realizzando soltanto anni dopo che tutta la musica che mi piaceva l’avevano già scritta Beethoven, Chopin, Tchaikovsky, rubandomi l’idea!
Tanto valeva fare il pianista, quello che suona cose degli altri che, però, sono in fondo anche un po’ sue.
E questa è rimasta la mia mania, infantile e non solo, di tutta la vita.